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Nel cuore pulsante di uno dei quartieri più caratteristici di Roma, il rione Testaccio, si erge, come gemma perfettamente incastonata sulle pendici del leggendario “Monte dei cocci”, l’associazione culturale M.I.C.RO., inaugurata il 12 aprile 2005 con la personale dell’artista Serge Uberti.
Un acronimo sapientemente scelto, se si pensa all’ubicazione della struttura, quasi di fronte al Macro, e alle finalità che essa si propone, in parte già implicite proprio in quel termine che sta per Movimento Internazionale Culturale Roma.
Infatti l’intento è quello di creare una dinamica realtà culturale fondata su un processo di aggregazione tra le arti, nella piena consapevolezza che soltanto nel confronto dialettico queste possono trovare una vera e profonda rigenerazione.
Partendo da questa riflessione, si può comprendere la natura di questo innovativo progetto: non sarà, dunque, il tentativo di proporre un’asettica e fredda galleria d’arte o museo, né un pigro spazio per proiettare film o per citare versi poetici, né ancora un palcoscenico per esibizioni di danza. Piuttosto al M.I.C.RO. vi è la volontà di far interagire sinergicamente tutte queste molteplici attività, coinvolgendo – in modo estremamente singolare – la pittura, la scultura, la musica, la poesia, il cinema, la danza e la gastronomia. La struttura romana è confortevole e dispone di tre sale, in cui è possibile ammirare opere di esponenti del futurismo siciliano, come la coloratissima cassapanca di Giulio D’Anna, collocata nel corridoio d’ingresso, o ancora tele di Danilo Bucchi e di artisti affermati come il maestro Gianpistone.


Con Art’Azione (16-25 Settembre 2005) si è avuta una tangibile dimostrazione delle finalità perseguite da M.I.C.RO. con l’incontro dell’arte, in forma di dipinto, scultura e installazione, con la musica e la danza. Il fine era di mostrare come l’espressività dei movimenti corporei possa decodificare e trasfigurare l’essenza della creazione d’arte, divenendo il trait d’union tra la stessa ed il fruitore. Il ballo, in questo contesto, diventa forma espressiva di supporto affinché l’osservatore possa entrare in contatto con l’oggetto artistico attraverso un percorso che, utilizzando svariati canali di fruibilità sinestetica, riesca a condurlo ad un personale approfondimento emotivo.
Un altro nobile scopo, quasi una sorta di manifesto-guida per l’associazione, è quello di permettere ad artisti di talento, senza distinzione d’età, di far conoscere le loro doti e qualità artistiche attraverso l’allestimento di manifestazioni ed esposizioni che spesso si trasformano in occasioni di incontro e condivisione di formazioni, esperienze e tecniche molto diverse tra loro.
Un esempio è stata la mostra, “4D Espressione di un processo artistico tra nuclei creativi diversi” (22 giugno 2005), che ha visto protagonisti cinque artisti: Massimo Attardi, Danilo Bucchi, Massimo Cascella, Elia Sabato e Marco Tamburro.
Il risultato di questo esperimento ha portato identità diverse a percorrere insieme un breve percorso artistico, dando vita ad un’esperienza unica di “circolarità” creativa, di dialogo tra artisti e materia lavorata a dieci mani.
Tratto distintivo che caratterizza le numerose proposte culturali è l’evidente desiderio di coinvolgere attivamente il pubblico, chiamato ad essere sempre più partecipe. Si ricordano in tal senso le serate dedicate al cineforum (14 dicembre 2005 – 17 maggio 2006) nelle quali venivano proiettati film che hanno reso grande il cinema dagli anni ’20 fino ai giorni nostri. La serata si concludeva con un dibattito per riflettere e condividere tematiche e valori che il film voleva trasmettere attraverso un confronto di diversi punti di vista. Si cercava, in questo modo, di offrire una chiave alternativa di interpretazione e di approccio al cinema stesso: un invito a guardare oltre le immagini per sviluppare uno spirito critico.
Coinvolgenti ed affollati sono risultati anche gli incontri di Poeti e Videomaker (20 gennaio – 19 maggio 2006) in cui la formula presentazione – lettura – commento di un poeta del ‘900, scelto da Agostino Raff, ha riscosso grande successo ed interesse. Anche le quattro “serate futuriste”, organizzate a Roma nel maggio 2005 e poi riproposte ad Erice, in Sicilia, il 13 e 14 maggio 2006, e ancora a Roma nel marzo 2008, hanno registrato una clamorosa accoglienza. Scegliendo come tema della manifestazione l’avanguardia futurista, M.I.C.RO. ha voluto riproporne il “clima” in una ricostruzione verosimile nonché filologicamente fondata, ravvisabile anche nei ricercati allestimenti delle sale.


Se il nucleo centrale della poetica futurista è che l’arte deve rendere mobile la vita e confondere e fondere parola, realtà e rappresentazione, si è assistito a performance dal vivo di letteratura, teatro, cinema, musica, danza e gastronomia, in cui lo spettatore era sempre coinvolto, a sorpresa, dagli attori.
Sulla falsariga di questa manifestazione e con il desiderio di approfondire un altro periodo artistico del XX secolo, ovvero la Pop-Art, l’associazione ha allestito una mostra dal titolo, “Dalla Pop-Art ai percorsi contemporanei” (18 febbraio – 5 marzo 2006), strutturata in modo che l’osservatore potesse ripercorrere idealmente la nascita della cosiddetta “Arte Popolare” attraverso quadri di Warhol, di Lichtenstein, di Festa o di Schifano, fino alle opere di artisti contemporanei, considerati figli adottivi dei padri della “Pop”, ma tuttavia capaci di un proprio stile distintivo ed unico.
Nel corso del 2007 e del 2008 hanno avuto spazio mostre personali di diversi artisti tra cui Danilo Bucchi, Gianpistone, Giuliano Giganti, Lucianella Cafagna. Mostre fotografiche, presentazioni di libri, Serate Futuriste, musica jazz, degustazioni di piatti della cucina futurista e simposi letterari, nel nome di un’ampia e poliedrica idea di arte. M.I.C.RO. è una vera e propria fucina di idee originali, sempre attiva ed attenta a soddisfare le curiosità del pubblico, anche quello più profano, attraverso una “democratizzazione della cultura” che chiama tutti a partecipare alla conoscenza delle arti in modo innovativo.

Nel 2009 l’Associazione MICRO ha dedicato una serie di Manifestazioni al Centenario del Futurismo. Il giorno 20 febbraio dello stesso anno, in collaborazione con Cinecittà 3 ha realizzato un collegamento in diretta via satellite con il giornale “Le Figaro” di Parigi dove venne pubblicato per la prima volta il Primo Manifesto Futurista. Abbinando Contemporaneamente una Mostra intitolata “Continuità del Futurismo da Sud a Nord” curata dal Professor Maurizio Scudiero e dalla Prof.ssa Anna Maria Ruta, che metteva in risalto l importanza del Sud nel Movimento Futurista. Nel corso dell’anno 2010 l’Associazione cambiando filosofia, decide di concentrare le proprie risorse intellettuali e i propri mezzi nella realizzazione di trasmissioni televisive atte a diffondere il Futurismo e l’Arte in generale al grande pubblico, non soltanto con la realizzazione di Mostre ed Eventi, ma anche attraverso l’uso strumenti mediatici. Da qui la collaborazione con Cinecittà 3 e il conseguente trasferimento della sede dell’Associazione MICRO e del Caffe Letterario “La Taverna dei Futuristi” in Via Lucrezia Romana 13 A.

ASSOCIAZIONE CULTURALE M.I.C.RO.
Movimento Internazionale Culturale Roma

PRESIDENTE
Claudio Cantella

DIRETTORE ARTISTICO
Salvatore Carbone

SEGRETERIA ORGANIZZATIVA
Raffaele Soligo
E-mail:acmicro@libero.it

ALLESTIMENTI E LOGISTICA
Stefano Sconci


TAVERNA DEI FUTURISTI

RICERCHE STORICHE ENOGASTRONOMICHE
Michele Vaccarella

SITO WEB

beltanedesign.it

COMITATO SCIENTIFICO M.I.C.RO.

SILVANA BARBARINI

Coreografa, Danzatrice Futurista

RICHARD BLACKSTONE
Avvocato, Esperto di Musica Contemporanea

ESTER CARBONE
Esperto di Critica Cinematografica

GIANPISTONE
Pittore

GIANPAOLO INNOCENTINI
Attore Teatro Futurista

FRANCESCA PIETRACCI
Storico dell'Arte, Esperto di Arte Contemporanea

SILVIA RESTA
Giornalista

ANNA MARIA RUTA
Storico dell'Arte, Esperto di Futurismo Siciliano

ALESSANDRO SBORDONI
Compositore, Esperto di Musica Contemporanea

MAURIZIO SCUDIERO
Storico dell'Arte, Esperto di Futurismo