Dal Futurismo al NAJS (passando per la Pop Art)

“Dal Futurismo al NAJS (passando per la Pop Art)”

Luogo: Firenze, Via Romana, 30/R(di fronte al Museo Speciale)
Inaugurazione: venerdì 7 dicembre 2012 alle ore 19,00
Durata della mostra: dal 7 dicembre al 7 gennaio 2013
Ingresso: dalle ore 10,00 alle ore 13,00 – dalle ore 14,00 alle ore 19,30.
Ingresso gratuito.


Il giorno 7 dicembre alle ore 19,00 inaugura a Firenze, nella sede M.I.C.RO., sita in Via Romana, 30/R, la mostra “Dal Futurismo al NAJS (passando per la Pop Art)” .
Il prestigioso evento artistico è organizzato dalla Associazione Culturale MICRO di Roma e a cura del Professor Maurizio Scudiero.

Dal Futurismo al NAJS passando per la pop art - Taormina 24 agosto 2012

La mostra è composta da tre sezioni ben definite: la prima, Il Futurismo, raccoglie opere dei maggiori artisti del movimento protagonista della prima metà del '900,  tra cui Balla, Prampolini, Fillia, Evola, Dottori, in particolare verranno esposte opere di artisti futuristi siciliani: Pippo RizzoGiulio D'Anna, Vittorio Corona.

Il nutrito gruppo di opere che compongono la sezione della Pop Art vede presenti lavori di artisti del calibro di Schifano, Festa, Kounellis, Calzolari, Angeli, Pascali e in più lavori di Andy Warhol e Keith Haring.

Infine, verrà presentato un gruppo di artisti denominati NAJS, acronimo di No Art Just Sign, (Cant, Fiore Pittari, Giganti, Cesareo, Massimi e Patricia Pre).
 
Il NAJS, più che un gruppo di artisti accomunati da uno stile comune, è un gruppo di intenti concettuale, come scrive Claudio Cantella:
 
"NAJS – No Art Just Sign è il motto che esprime, in forma paradossale e sintetica, la critica radicale e lo spirito costruttivo di questo movimento.
NAJS riconosce che falsi simulacri, istituzionali, sociali e mediatici, hanno ormai per lo più sostituito ciò che un tempo costituiva l’eccellenza, la creatività e l’innovazione nelle arti, le professioni e le scienze, usurpandone il ruolo e lo stesso nome.

NAJS è il movimento di chi oggi incarna questi valori e perciò produce non-arte, non-filosofia, non-scienza, non-politica, non-ideologia, non-storia, ovvero, i segni dei nuovi sensi emergenti nel caos contemporaneo".
 
La mostra ha anche un importante catalogo di 108 pagine, con illustrazioni a colori delle opere esposte e testi di Maurizio Scudiero, Anna D'Elia, Anna Maria Ruta, Giancarlo Carpi, Giuseppe Stagnitta.


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